BRAINWORKING. IL CERVELLO DELL’IMPRESA. IL BUSINESS INTELLETTUALE IN ITALIA E IN EUROPA PER L’AVVENIRE DELLA CIVILTÀ PLANETARIA

L’Italia e l’Europa hanno il compito improrogabile di contribuire alla civiltà planetaria, non innalzando muri e steccati, ma reinventando, come nel Rinascimento, la cultura, l’arte e la scienza e, con esse, l’industria, la politica e la diplomazia.

L’economia e la finanza, in Italia e in Europa, oggi più che mai, non possono prescindere da tale compito. Ma quali sono le imprese grandi, medie e piccole il cui cervello punta al valore assoluto, al profitto intellettuale che, accanto a quello finanziario, giova all’avvenire?

Questo Forum sorge anche dall’esigenza d’instaurare o di verificare, dove esistono, dispositivi di valorizzazione dell’impresa, dispositivi non conformisti, che esulano da qualsiasi ideologia sull’impresa, compresa quella che vorrebbe fare dell’impresa un sistema e imporre alle imprese di fare sistema. Anziché dal sistema, oggi più che mai, la riuscita dipende dal cervello, ossia dai dispositivi in cui la cultura e l’arte non sono soltanto hobby, ma ciò che massimamente contribuisce alla produzione di valore.

Il Forum internazionale, organizzato da Nuova Didactica, dall’Università Internazionale del Secondo Rinascimento e dall’Equipe Cifrematica di Modena, si è tenuto venerdì 25 novembre 2005 presso l’Auditorium “Giorgio Fini” di Confindustria Modena.

Sono intervenuti:

Antonio Baldassarre, presidente della Commissione di Autocontrollo della Borsa di Milano, già presidente della Rai e della Corte Costituzionale;

Sergio Dalla Val, brainworker, presidente dell’Associazione Cult. Progetto Emilia Romagna, ha tenuto all’Università Internazionale del secondo rinascimento i primi master di brainworking al mondo;

Vittorio Fini, presidente dell’Unione Industriali Modena e della Holding Fini Fast;

Emilio Fontela, economista, fondatore del Club di Lisbona, dal 1980 ha seguito i principali gruppi industriali di tutto il mondo, autore di diversi libri, fra cui Come divenire imprenditore nel ventunesimo secolo, in cui per la prima volta si parla di brainworking;

Boris Kurakin, vice presidente di Confindustria russa;

Marco Maiocchi, docente di Disegno Industriale al Politecnico di Milano, fondatore della società Etnoteam, autore di diversi libri, fra cui Archestesie, libro d’avanguardia nello studio dell’immagine e comunicazione nell’impresa;

Vittorio Mathieu, accademico dei Lincei, docente di Filosofia all’Università di Torino, autore di decine di libri tradotti in tutto il mondo, candidato alla presidenza Rai, scrive su “La Stampa” ed è chiamato a esprimere il suo parere nell’ambito di importanti trattative diplomatiche;

Carlo Sini, docente di Filosofia Teoretica alla Statale di Milano, autore di decine di libri tradotti in vari paesi, ha tenuto centinaia di conferenze e master in varie città d’Italia e degli USA, in vari contesti imprenditoriali, scrive anche per “Il Corriere della Sera” e altri giornali;

Armando Verdiglione, scienziato, autore di decine di libri tradotti in vari paesi, consigliere di importanti gruppi industriali e bancari, fondatore della casa editrice culturale Spirali, che dal 1973 pubblica i risultati più avanzati del dibattito e della ricerca in vari paesi e in vari settori della cultura, della scienza e dell’arte.