LA LIBERTÀ, LA FINANZA, LA COMUNICAZIONE

La libertà dell’impresa di seguire il proprio programma di sviluppo dipende anche dai dispositivi di direzione e di comunicazione che essa instaura con il mondo bancario e finanziario, tanto più importanti oggi, in un momento in cui l’informazione è sempre più rapida e spersonalizzata. Quindi, molto dipende dal brainworking, dal “lavoro di cervello”, non solo nella direzione e nel management, ma a vari livelli. Se è vero che l’avvenire dell’economia italiana deve sempre più basarsi sul capitale intellettuale – come ha ribadito Montezemolo in un intervento a Reggio Emilia –, la formazione culturale dell’imprenditore diviene sempre più urgente. Oggi, la scommessa, nella vita e nell’impresa di ciascuno, è sempre più ardua perché aumentano le informazioni e aumenta l’esigenza di gestirle e di imparare nuovi linguaggi. La nostra società, erede a pieno titolo della civiltà della scrittura, non smette di aprire nuove frontiere nella ricerca, nell’economia, nella politica, nella finanza e nella scienza. E nessuno può eludere la rivoluzione che internet e le telecomunicazioni hanno avviato nei vari ambiti della vita: grazie alla rete, relazioni, proposte, resoconti, dati, documenti, articoli e interviste divengono immediatamente condivisibili dai nostri interlocutori, in qualsiasi parte del mondo essi si trovino. Ma quanto, in questa comunicazione in “tempo reale”, rimane della risposta responsabile e attenta ai valori della vita che poggia sulla libertà della parola? E quanto invece ognuno si sente libero di poter dire e fare ciò che vuole perché i mezzi glielo consentono? Quanto conta, e non solo nella finanza, l’etica della comunicazione?

A queste e altre domande ha risposto il prof. Carlo Sini, eccellente testimone – anche con la sua vastissima produzione tradotta in varie lingue – della trasformazione incessante cui è andata incontro la comunicazione in generale e la scrittura in particolare, nel corso del dibattito dal titolo La libertà, la finanza, la comunicazione, che si è tenuto il 5 ottobre 2004 presso l’auditorio “G. Fini” dell’Unione Industriali di Modena. Carlo Sini è professore di Filosofia teoretica all’Università Statale di Milano, accademico dei Lincei, membro dell’Institut International de Philosophie di Parigi, autore di oltre trenta libri tradotti in varie lingue, fra cui di recente La libertà, la finanza, la comunicazione, edito da Spirali, presso la quale dirige la collana “Come pensare”. Ha tenuto numerose conferenze negli USA e in diversi paesi europei. La conferenza è stata proposta lungo il progetto europeo BRAINWORKING, IL CERVELLO DELL’IMPRESA.

Al saluto di un esponente dell’Unione Industriali hanno seguito l’introduzione di Anna Spadafora (psicanalista, direttore dell’Associazione Culturale Progetto Emilia Romagna) e gli interventi di Paolo Moscatti (amministratore delegato di EUROLAB GARANZIA QUALITÀ) e Giovanni Sergi (direttore di Nuova Didactica).

L’evento è stato promosso dall’equipe cifrematica di Modena unitamente all’associazione culturale Progetto Emilia Romagna.